Primo post da mac nuovo :)

Un dubbio ho forse inutile

domande di chi pensa

a volte senza prudenza

se un fiore sa cos’è l’invidia

se tutto il senso è nella fine

se di conquiste ci si può saziare

se un uomo onesto può governare

deliro un po’ per sorprendermi

non chiedo una risposta

a volte quanto basta

è una domanda giusta

se un sasso sa cos’è il dolore

se avrò un figlio

e farà il calciatore

se un imbecille può parlare

se un uomo ricco può governare

se non perdono niente a me

come posso perdonarti

se fai quello che non farei

se io fossi in te

e allora dimmi

se sognare è una professione

se è nata prima la paura

o la religione

se di speranze ci si può sfamare

se un uomo ricco si può lamentare

se un fiore sa cos’è l’invidia

se tutto il senso è nella fine

se di speranze ci si può sfamare

se un uomo ricco può governare

-Niccolò Fabi-

Senza Prudenza

La cura del Tempo

Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi…

"Sii paziente :-)"
E continua a dire così splinder quando mi collego.
Ed io puntualmente apro la pagina, leggo quel siipaziente:-)…e richiudo tutto.
Perché non ho pazienza in questo periodo, ma mi sforzo, perché vorrei, ma non riesco, perché non vorrei, ma non riesco comunque….
Eppure "devo essere paziente" sempre paziente……..aspettare…che qualcosa cambi…o finisca…o continui così.
Oppure non so.

-sclero delle 22.57, in attesa (spero) di andare a ballare stasera..notte-

Oroscopo Internazionale


Ariete (21 marzo – 19 aprile)

Il terremoto che colpì San Francisco nel 1906 distrusse anche la città di Santa Rosa. Durante i lavori di ricostruzione, Frank Doyle – un uomo d’affari che si definiva un "paladino del futuro" – fece una proposta avveniristica. "La nuova strada che attraversa Santa Rosa dovrà essere più ampia", disse Doyle. "Così ci sarà spazio anche per quella novità tecnologica chiamata automobile". Prendi a esempio la sua lungimiranza, Ariete. Quando ricostruirai e rinnoverai il tuo mondo, crea l’equivalente metaforico di una strada più ampia. Diventa un paladino del futuro.

Rob…se non ci fossi tu…anche se la lungimiranza in questo periodo proprio non ne vuole sapere di manifestarsi nel mio cervello..

Orchidea…

Certo che la vita è davvero strana…
ieri pomeriggio me ne stavo tornando a casa con i miei pensieri in testa che continuavano a macinare e rimacinare il già macinato e rimacinato, chiedendomi il perché e il percome dei massimi sistemi..
ebbene ad un certo punto davanti alla porta di casa la vita mi ha spiazzato.
Proprio lì, davanti alla porta, senza un messaggio, senza un foglietto, nulla, c’era una minuscola piantina di orchidea che se ne stava lì, tutta impettita ed orgogliosa dei suoi petali rosa, e mi guardava.
In questi momenti ti accorgi che a vivere con altra gente in casa il lato negativo c’è eccome..perché non puoi essere sicuro che quel dolce gesto era davvero per te.
E anche se i miei coinquilini continuano a ripetermi che non c’entrano nulla e che quel gesto non può essere collegato a loro…beh, io
non ho la minima idea di chi potrebbe esser stato a farsi quattro piani di scale senza ascensore giusto per lasciarla lì.
Magari saranno i vicini, magari qualcuno del palazzo, ma la mollettina nera che lega quello stelo sottile al bastoncino che la sorregge ha un ché di femminile che mi spiazza…
Stavolta la sorpresa che la vita mi ha portato davanti alla porta di casa mi ha messo gioia.
E anche se ci sono buone possibilità che quel pensiero non fosse per me..continuo a guardare quei petali rosa-arancione, a prendermene cura come se fosse un essere umano, ad innaffiarla -poco sennò affoga!- e a guardarla con affetto e curiosità. 🙂
se quel gesto era davvero per me..grazie ammiratore/ammiratrice segreto/a…mi piacerebbe proprio sapere chi sei..

come musica…

Ogni volta che decido di immergermi nella musica è così.
Capita che quando torno al mondo reale poi non riesco a guardarlo con gli stessi occhi di prima.
Fa questo la musica alla mia vita: la plasma; come se fosse plastilina.
Nel senso che quando mi ci immergo porto con me il periodo che sto vivendo, lo faccio rivivere in lei
e poi una volta finito tutto scopro che è diventato qualcos’altro.
E anche se non saprei dire cosa è diventato e in cosa si è trasformato, riesco a vederne comunque la differenza..
di colore, sfumatura, spessore, grandezza…proprio come se fosse una statuetta di pongo.
E’ questo che fa la musica alla mia vita.
E’ un momento così profondo ed intimo con me stessa, così fuori dal mondo, da permettermi di concedermi il lusso, una volta tornata alla realtà, di poter guardare tutto da una prospettiva diversa. Come se fossi un’altra persona.
E ogni volta mi cambia un po’. Ogni volta è come se aggiungesse un gradino in più. Consapevolezza, sensazioni, razionalità, determinazione, energia,
ogni volta è qualcosa di diverso…ma è sempre quello di cui ho bisogno.
Per chi non prova questa sensazione mi è difficile riuscire a spiegarla meglio di così…perché si tratta di un momento che è altro da me e allo stesso tempo è me. E’ un momento in cui la musica, quella che suono, quella che ascolto, quella in cui mi "immergo", diventa una bolla di sapone indistruttibile, che
mi solleva da ogni cosa terrena, ogni cosa che non so spiegarmi, e non come se fosse una via di fuga, ma piuttosto come se volesse soltanto farmi vedere tutto
da una prospettiva diversa…e ci riesce sempre.
Non potrei mai scrivere se non fosse per la musica. E’ il processo stesso che mi permette di assimilare la realtà per poterne parlare in modo più analitico.
E’ per questo che ho voluto parlarne qui, perché se questo blog esiste e vive è anche grazie alla musica…ed è l’ennesima cosa che ho capito suonando.