Can’t help it…

Lines on your face don’t bother me
Down in my chair when you dance over me
I can’t help myself
I’ve got to see you again

Late in the night when I’m all alone
And I look at the clock and I know you’re not home
I can’t help myself
I’ve got to see you again
I could almost go there
Just to watch you be seen
I could almost go there
Just to live in a dream

But no I won’t go for any of those things
To not touch your skin is not why I sing
I can’t help myself
I’ve got to see you again

I could almost go there
Just to watch you be seen
I could almost go there
Just to live in a dream

No I won’t go to share you with them
But oh even though I know where
you’ve been
I can’t help myself
I’ve got to see you again

-Norah Jones-
I’ve got to see you again

La filosofia di faffy…

…e’ che per trovare l’amore vero devi innamorarti almeno 4 volte:

1) Di uno/a molto piu’ grande di te
2) Di uno/a conosciuto/a in chat
3) Di uno/a piu’ "navigato/a" di te
4) Di uno/a molto piu’ piccolo/a di te
…e io che oggi mi sono persa in quegli occhioni grandi, dolci e spauriti…per un attimo ho pensato che mi stavo pericolosamente avvicinando al punto 4…
speriamo di no.

Infanzia

Chi l’ avrebbe mai detto che alla fine avrei associato ad una serata romana una delle cose che ha caratterizzato tutta la mia infanzia? Si tratta di Return to Oz.
E’ un film della Walt Disney, o meglio…mi correggo, il più bel film che la Walt Disney abbia mai fatto. E ieri sera in quella stanza a riguardarlo dopo 10 anni, avvolta in una coperta di lana a quadri, mi rendevo conto di quanto i film che guardiamo da piccoli influenzino poi molti dei nostri valori, scelte, o punti di vista.
E capivo quanto di quelle scene che ho sempre adorato tanto è ancora oggi una piccola parte di me, affezionata alla stanza degli oggetti di cristallo o al the con il Re degli Gnomi.
E pensare che per una buona parte della mia vita i fantasy li ho perfino associati alla demenza, alla stupidità umana…negando ed ignorando a quanto pare un’intera parte della mia vita..quella di Ritorno ad Oz e de La storia Infinita, quella di Fantaghirò e dei cartoni animati…quella che oggi mi fa ancora amare la lettura, i libri con la copertina in pelle, i negozi di antiquariato, i cani bianchi e gli oggetti di vetro…
Quella che mi fa sempre avere un desiderio in mente per evitare che Fantasia scompaia..

Le piccole cose..

Alla fine è sempre così.
Quando vivi un’esperienza emozionalmente molto forte, ti riesce difficile tornare in una diversa realtà ed apprezzare le piccole cose.
Vedi tutto troppo imperfetto, troppo sbagliato…troppo.

Poi c’è un momento in cui la negatività scompare. Così, improvvisamente, come se un piccolo interruttore in te d’improvviso accendesse la luce per farti vedere che anche se hai camminato a tastoni finora, le cose intorno a te c’erano, bastava sentirle.

E sono le piccole cose che fanno accendere quell’interruttore.
Così ieri sera. Così negli ultimi giorni qui.
Il caffè la mattina, il pranzo pronto, una notte insonne, una schiera di salsine sul tavolo, la condivisione di un libro, di un film, di un pensiero, di un viaggio, di un the caldo, di una telefonata che ti accompagna a casa, di un’incazzatura…in una parola: quotidianità.

E non è che uno vuole essere sdolcinato o patetico, ma quando queste piccole magie quotidiane accadono succede qualcosa di davvero speciale.
Succede che quello che ti circonda ti sembra così bello in certi momenti, che riesci ad estraniarti dall’attimo per guardarlo da fuori con orgoglio.
E ti sorprendi a guardare una scena, o gli altri, come se stessi guardando un film. E ti senti felice di far parte di quel momento, di sentire le risate sovrapporsi, gli sguardi intendersi, le battute degenerare, il vino darti alla testa, la complicità tornare ad essere..

ancora
e
di nuovo,
quella di una volta. 

Music is the reason why I know I still exist..

Tutti noi abbiamo delle cose che ci fanno star bene. Intendo dire delle azioni, tipo rituali, che quando ci sentiamo giù riescono sempre a risollevarci il morale.
Per me è suonare.
La chitarra ovviamente, dato che il violino non mi risolleva, anzi…

E ieri ho passato dalle 15 alle 23 a suonare.
Anzi, abbiamo passato.
Era una cosa che mi mancava in questa città, la certezza che se avessi avuto voglia di sentire il suono di due chitarre stonate affannarsi dietro le parole della Canzone del Sole avrei avuto una porta a cui bussare.
Ora so che ce l’ho.
So che c’è qualcuno a cui viene da sorridere quando riesce a cambiare dal Fa al re senza sbagliare.
E che si emoziona come me se riesce a fare il ritornello di una canzone che conosce da sempre.
Qualcuno a cui manca il violino come manca a me. Qualcuno che vuole tornare a suonare come lo voglio io.
Qualcuno che impasta la pizza con il palmo delle mani…perché le nocche delle dita sono troppo preziose.
Qualcuno che ti capisce al volo quando ti rattristi per un’orchestra che suona.

Regioni..

La scorsa settimana mi è capitato di vedere un’intervista a Carmen Consoli in tv su All Music.
Per chi si fosse perso questo particolare io adoro Carmen Consoli, ma non è questo che ha reso ai miei occhi l’intervista interessante.
Il fatto è che la Cantantessa ha toccato un argomento a me molto caro: gli elementi della sua regione che si riflettono nel suo carattere. E poiché Carmen è siciliana, tra gli elementi siculi che la caratterizzano sono il vulcano e il mare.
Per me che vengo dalla Campania -senza voler con questo in alcun modo paragonarmi a lei, per carità-  il vulcano e il mare sono parte integrante di me.
Posso essere incazzusa come il vulcano e calma e spirituale  come il mare.

Il ritorno in Italia ha fatto ribollire molta lava dentro di me, ma per fortuna sto imparando a sbollirla e ad incanalarla in qualcosa di positivo.

Ciò, di cui non ho avuto occasione di parlare prima, che mi fa ancora incazzare molto è, ovviamente, la mancanza di rispetto per le persone che questo Bel Paese si porta dietro quasi con orgoglio.
E non mi riferisco solo alla "abbronzatura" di Obama…
E forse non mi riferisco neanche solo all’Italia.
Ho guardato parecchia tv in questi giorni lontana da internet, le informazioni che mi hanno colpita è che ora rispetto ad una settimana fa:

1) So che due ragazze lesbiche poiché si stavano baciando in Piazza Bellini a Napoli un anno fa, sono state aggredite ed insultate. E so anche che un anno dopo ad altre due ragazze poiché erano abbracciate in un bar sono stati lanciati dei bicchieri, tanto da lasciare le cicatrici di quell’abbraccio sul viso di una delle due.
2) So che questo tipo di notizie le ritrovi soltanto nell’archivio di Arcigay o Arcilesbica, e giusto qualche trafiletto -quando va bene- nella stampa nazionale.
3) So che tutto questo non è un problema di Napoli, ma di tutt’Italia.
4) So che siamo in Europa già da un pezzo ormai e non ho capito come dato che il razzismo, l’essere bigotti e l’ipocrisia non rientrano nelle caratteristiche che un Paese deve avere per essere europeo.
5) So che il nostro Presidente del Consiglio attuale non si è reso conto che l’"abbronzatura" o meno di un Presidente degli USA non dovrebbe essere né un motivo di vanto né un motivo di disprezzo, così come quando è stato eletto lui non si è detto -chi era contento che fosse stato eletto- che era una cosa positiva perché era milanese, o perché era basso.
6) So che in un reportage a Memphis in visita al luogo dov’è stato assassinato Martin Luther King ci si è resi conto che il 99% dei visitatori era composto da afroamericani, nonostante Martin Luther King sia passato alla storia per aver detto cose fondamentali che andavano oltre il razzismo.
7) So che questo nuovo Presidente Americano non avrà vita facile, ma so anche che la sua vittoria è una conquista storica e che è l’unica buona notizia dell’ultima settimana…ed il fatto che quest’unica buona notizia non sia riferita al Paese in cui vivo dice tanto.