Saluti, baci e lauree

Le quattro di mattina. Un abbraccio psichedelico in discoteca, uno strano arrivederci urlato tra luci confuse e maracaibo.
Un “ti voglio bene” e un “mi mancherai” che mi risuonano ancora nella testa.

E’ strano. Si passano due, quasi tre anni insieme a fare cene, discorsi, progetti, e poi all’improvviso ti accorgi che le persone sono sempre di meno. E che basta la discussione di una tesi di laurea a farti capire che alla fine le cose non sono eterne e difficilmente continuano per più di un tot.

Basta anche soltanto la proclamazione di qualcun altro a farti capire che è arrivato un altro momento di svolta nella tua vita, che anche se continui a rimandarlo resta comunque lì, alla porta, ad aspettarti.

Perché finita l’Università scuse non ne hai davvero più. E’ bello per molte cose. Triste per altre.
Per ora cerco di vedere il bello…magari riesco a laurearmi anch’io.

Auguri al profumo di caffè la mattina :)…il fusion senza di noi non sarà più la stessa cosa ;D

Pasion

Rodrigo Leo, Pasin Carabushu pt Zambetul lunii

No me olvides

yo me muero

Amor

mi vida es sufrimiento

Yo

te quiero en mi camino

Por vos

cambiaba mi destino

Ay,

abrazame esta noche

aunque no tengas ganas

prefiero que me mientas

tristes breves nuestras vidas

acercate a me

abrazame a ti por Dios

entregate a mis brazos.

Tengo

un corazon penando

Yo

que vos lo estoy escuchando

Con

mil lagrimas te quiero

Pasion

sos mi amor sincero

Ay,

abrazame esta noche

aunque no tengas ganas

prefiero que me mientas

tristes breves nuestras vidas

acercate a me

abrazame a ti por Dios

entregate a mis brazos

Per la serie a volte ritornano

Ripensavo al Conservatorio oggi.

A quando per paura dei giudizi degli altri non sono riuscita a vivermi appieno una cosa che amavo profondamente.

E alla fine è proprio questo il punto.

Il “punto” è che quando in gioco c’è una cosa che ami non ti puoi fermare a pensare.

E i più cinici diranno che questa è una gran cazzata e che in tutte le cose devi metterci cervello.

I più cinici penseranno che amore non vuol dire irrazionalità. E che anche quando ami devi fermarti a pensare a cosa è bene per te e cosa è male, cosa è giusto e cosa è sbagliato, almeno per te stesso.

Ed io ai più cinici dico di cambiare sito a questo punto. Perché se c’è un rimpianto che ancora oggi mi perseguita è proprio il non essere riuscita a manifestare quanto amavo qualcosa, per paura dei giudizi cinici di chi mi stava intorno. Ed oggi mi ritrovo con una chitarra in mano a pensare che forse doveva andare così, o forse no, ma la verità è che come sarebbe andata non lo saprò mai, per colpa di una razionalità non mia, ma dalla quale alla fine mi sono comunque lasciata sopraffare.

Ed ora capisco il senso dell’espressione “lanciare il cuore oltre l’ostacolo”. Lo capisco perché lo sto facendo, perché lo vivo e perché lo sento. Perché altro che ostacolo, il cuore non so proprio più dove l’ho lanciato e non so neanche dove e quando lo ripescherò e se quando ciò accadrà lo ritroverò malconcio o gonfio d’amore.
So soltanto che se c’è una cosa che ami la ami tu.

La vivi tu.

La senti dentro di te.

E gli altri difficilmente lo capiranno. Se lo capiranno tenteranno di disilluderti. Tenteranno di trovarti i pro o i contro delle cose. Perché fa parte di un amico farti vedere gli aspetti razionali delle situazioni. Ma tu, non puoi fermarti a crederci. Ci puoi provare, ma con scarsi risultati. Oppure puoi lanciare il cuore oltre l’ostacolo….

e vedere fin dove arriva…

passo

dopo

passo.