Calamità Naturali

300 minuti di ritardo.

255 minuti di ritardo.

290 minuti di ritardo.

sTreMitalia si scusa per il disagio

E sTreMitalia non rimborserà i biglietti perché i disagi sono dovuti a calamità naturali.
Clamità naturali, certo. Come un guasto ad un locomotore, la neve negli scompartimenti, i freni bruciati, i riscaldamenti rotti, la luce negli scompartimenti che non funziona. Tipici casi di calamità naturali, no?

290 minuti di ritardo ha fatto il mio favoloso IC 583 da Milano a Roma. A Roma il capotreno ci informa (in risposta ad una domanda ovviamente, che non vi venga in mente che possa aver informato di sua sponte) che “il locomotore non c’è più, quindi per ora non riparte”. Dopo venti minuti di attesa (inutile) si salta sun un altro treno, uhchebello un frecciarossa al prezzo di un IC… in piedi però. due ore in piedi. con la gente ovunque che ti salta sui bagagli e ti inveisce contro per qualunquecosa.

A Modena un’ora di attesa perché gli autobus ed i taxi non riescono a circolare per il troppo ghiaccio. E Modena è in Emilia Romagna per chi non lo sapesse. E l’Emilia Romagna è in Nord Italia per chi non lo sapesse. E sempre per chi non ne fosse a conoscenza in Nord Italia nevica a dicembre. E ancora una volta per chi non ne è a conoscenza come a quanto pare Comune, sindaco, protezione civile e chi vi pare…. oltre allo spazzaneve che accumula sui marciapiedi la neve…esistono gli spargisale.

La neve non è una calamità naturale. Le eruzioni vulcaniche, i terremoti ed i maremoti lo sono. Certo anche lo sbuffare di un lupo può diventare tanto pericoloso da abbattere una casa per quei due porcellini che la costruiscono di legno e paglia…ma la favola dei tre porcellini non insegna che bisogna temere le “calamità naturali”. Insegna che se vuoi che qualcosa resista alle intemperie devi costruirla solida e ci devi investire, e che devi sempre imparare dai tuoi errori.

Ma a questo punto è evidente che a qualcuno sfugge questa favola. Peccato che chi ne paga le conseguenze la conosce fin troppo bene.